venerdì 30 maggio 2014

Algeria

Politica estera
La famiglia el-Gueddafi è accolta in Algeria
http://www.elwatan.com/une/comment-et-pourquoi-alger-a-accueilli-la-famille-el-gueddafi-30-05-2014-259188_108.php

Teologia - A Istanbul un appuntamento di confronto sul tema dello sforzo personale nella quotidianità e la quarta fonte del diritto musulmano
In una società globalizzata anche la religione si nutre del confronto internazionale
http://www.liberte-algerie.com/actualite/l-ijtihad-et-le-qiyas-pour-contrer-les-fetwas-cathodiques-des-algeriens-a-istanbul-222206

Spettacoli - In attesa del concerto di Stromae il 30 maggio
Un artista un mito, tifoso di calcio e sostenitore dell'Algeria contro il Belgio
http://www.liberte-algerie.com/culture/j-aurai-mauvaise-conscience-si-vous-gagnez-stromae-a-propos-du-match-du-mondial-algerie-belgique-222222

Algeria - Cultura e società


L'identità berbera è sempre più al centro dell'attenzione
http://www.elwatan.com/actualite/nouria-benghabrit-a-el-watan-l-enseignement-de-tamazight-doit-etre-obligatoire-29-05-2014-259110_109.php

Algeria - Attualità

L'inaugurazione della Fiera Internazionale ad Algeri disegna il quadro del Paese. Sempre più forte l'interesse degli Americani.
http://www.liberte-algerie.com/actualite/sellal-insiste-sur-le-transfert-de-technologie-il-a-inaugure-hier-la-foire-internationale-d-alger-222193


Politica - La lotta al terrorismo una priorità che si rinnova
Bouteflika plaude all'appoggio delle Nazioni Unite e ripropone l'appello e l'impegno dichiarato nel 2009
http://www.liberte-algerie.com/actualite/bouteflika-appelle-a-l-eradication-du-terrorisme-dans-son-message-lu-par-le-premier-ministre-a-la-conference-des-non-alignes-222204

mercoledì 28 maggio 2014

Giovedì 5 giugno "Il governo delle migrazioni oltre la crisi" - Accademia dei Lincei

Le maggiori criticità delle attuali politiche migratorie in Italia e le necessarie riforme saranno analizzate all'Accademia dei Lincei nel convegno "Il governo delle migrazioni oltre la crisi" giovedì 5 giugno, Palazzo Corsini via della Lungara,10 Roma. Il convegno, coordinato dall'Accademico Linceo Massimo Livi Bacci,  è articolato in tre sessioni.
Nella prima sessione “Popolazione, economia e risorse umane”, saranno discussi i fattori di fondo di natura demografica, sociale ed economica, che influenzeranno il sistema migratorio nei prossimi decenni.
Nella seconda sessione “Governo dei flussi, irregolarità e integrazione” saranno discusse le criticità dell’attuale quadro normativo, la gestione dell’irregolarità, il quadro comparativo europeo dei processi d’integrazione .
Infine, l’ultima sessione “Il contesto internazionale”, analizza gli orientamenti e le insufficienze delle politiche europee e affronta il tema delle relazioni mediterranee.





Dal convegno "Le città vogliono vivere. Lotte e speranze nel Mediterraneo", Livorno 27 maggio 2014

Dal convegno "Le città vogliono vivere. Lotte e speranze nel Mediterraneo"
Livorno 27 maggio 2014
La sintesi dell'intervento di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio

"Mediterraneo, il mare non divide ma unisce"

«Occorre avere una cultura del lungo periodo per scoprire il bello dello stare insieme nel Mediterraneo». Così Andrea Riccardi, docente di Storia contemporanea ed ex m...inistro del governo Monti, porta il suo saluto durante il discorso di apertura al primo meeting internazionale di "Medì". L'iniziativa (dal titolo "Le città vogliono vivere") si è svolta alla Camera di Commercio e abbraccerà anche la giornata di oggi, mercoledì. Si tratta di una rassegna annuale di convegni e iniziative promossa dalla Comunità di Sant'Egidio, per lo sviluppo delle relazioni tra le città del Mediterraneo.

Dopo aver criticato la tendenza della politica («che invece spesso si basa sul breve periodo»), Riccardi ha messo in luce la storia e le caratteristiche delle città del Mediterraneo «che si caratterizzano per accoglienza e pluralismo», ricordando che «anche Livorno, modesta ma onesta in confronto alle altre città, ha nei suoi cromosomi questi elementi». Infatti, «qui il diverso poteva anche abitare, non solo passare». Riccardi ha definito il Mediterraneo «un sistema di scambio, senza confusione ma senza separazione», perché «i mari uniscono, non dividono», esaltando il valore delle città cosmopolite.

I rifugiati di Lampedusa. «Provo vergogna per quello che è avvenuto negli ultimi mesi - afferma il fondatore di S. Egidio - l'Italia porta avanti giustamente l'operazione "Mare Nostrum", ma ha tutto il diritto di chiedere che si riveda la questione a livello più europeo. Non si tratta di una invasione, bensì di evasione». Per ottenere lo statuto di rifugiato, fuggendo da contesti di guerra, ha ricordato Riccardi "devi prima superare la prova del deserto, poi quella del mare. Se riesci a non morire durante il viaggio e arrivi a Lampedusa allora puoi richiedere questo status. L'Italia deve pretendere in sede europea una corresponsabilita': i rifugiati devono poter presentare le domande nei primi Paesi in cui arrivano (ad es. Egitto o Libia)".

Infine, Riccardi ha affermato che «sono gli uomini e le donne che danno voce alle loro città, che dimostrano la voglia di vivere dallo stare insieme». Ricordando la distruzione della città siriana di Aleppo, l'ex ministro ha criticato ogni forma di guerra («orribile e diabolica»), invitando invece a coltivare la cultura dell'agire insieme: «Martin Luther King diceva che bisogna imparare a crescere insieme come fratelli, se no si rischia di morire come idioti. Ecco - continua - seguendo le sue parole cerchiamo di creare un punto di vista mediterraneo, anche con il mondo arabo».

"La citta' e' la piu' grande espressione umana di volere vivere e di vivere con gli altri - ha proseguito Riccardi - Le citta' possono contare ma si debbono dare una vocazione. Non si sta in una citta' senza un'idea larga, senza un'idea del mondo", altrimenti esse diventano periferiche. Ma il problema diventa drammatico nelle megalopoli. Obiettivo del convegno e' creare un punto di vista mediterraneo delle citta' da portare in Europa e nel mondo arabo.

Algeria

Politica europea

L'Algeria guarda nell'insieme alle elezioni europee come un momento di stabilità ma la preoccupazione concerne la Francia
E' un timore doppio viste le relazioni burrascose del passato tra i due paesi. Il problema si porrà soprattutto con gli immigrati, i nuovi migranti e la politica del Mediterraneo
http://www.liberte-algerie.com/actualite/cette-france-marine-qui-fait-peur-choc-dans-l-hexagone-apres-la-victoire-du-front-national-222038


Cultura- Fra tradizione e respiro internazionale
http://www.elwatan.com/culture/festival-national-de-la-musique-diwane-entre-la-tradition-des-ouasfane-et-musiques-du-monde-27-05-2014-258864_113.php


Spettacolo - l'atteso concerto di Stromae registra il tutto esaurito
http://www.elwatan.com/culture/stromae-le-concert-affiche-complet-27-05-2014-258859_113.php

lunedì 26 maggio 2014

Algeria

Politica - A giugno la Conferenza per la transizione democratica
Singolare, l'Algeria parla di transizione come se ci fosse stata una rivolta mentre inizia soltanto il quarto mandato presidenziale di Bouteflika. Segno però che il terremoto mediterraneo non risparmia nessuno
http://www.elwatan.com/actualite/la-conference-pour-la-transition-democratique-aura-lieu-le-10-juin-a-alger-25-05-2014-258566_109.php


Politica economica - Idrocarburi, si parla di differenziazione energetica ed economica ma si investe sempre nel settore.
http://www.elwatan.com/economie/l-algerie-opte-pour-le-gaz-de-schiste-un-choix-a-hauts-risques-25-05-2014-258485_111.php


Società e lavoro - I giovani Algerini mancano di spirito di sacrificio. Il punto ad un convegno con un sindacalista storico
http://www.liberte-algerie.com/actualite/farid-cherbal-les-algeriens-d-aujourd-hui-manquent-d-esprit-de-sacrifice-il-a-anime-une-conference-au-siege-du-raj-221915


Cultura - Ferdinand Pouillon, un architetto atipico con vocazione mediterranea
Imperdibile il suo contributo in Algeria, bistrattato in Francia dove non riuscì a lavorare come architetto. Sposò il gusto locale e perseguì il bello anche nell'architettura a vocazione sociale. Si disse scultore dello spazio
http://www.elwatan.com/hebdo/arts-et-lettres/architecte-atypique-24-05-2014-258343_159.php


Storia tra politica e religione - Il ritratto singolare di un sacerdote che fece parte dell'Assemblea Costituente e fu tra i fondatori della Croce Rossa
http://www.elwatan.com/hebdo/portrait/le-cure-humaniste-devoue-a-l-algerie-22-05-2014-258126_164.php

Algeria - appena uscita l'ultima opera poetica di Ait Menguellet

Appena uscita l'ultima opera poetica di Ait Menguellet che riflette sulla poesia stessa
Il poetare dice soprattutto quello che tace

http://www.liberte-algerie.com/culture/ait-menguellet-a-la-force-du-poeme-son-dernier-album-isefra-est-dans-les-bacs-221838

Algeria - semaforo verde per il programma del Consiglio dei ministri

Ambizioni e limiti. La ricerca di nuove fonti di idrocarburi al centro del piano

http://www.liberte-algerie.com/actualite/un-programme-des-ambitions-et-des-limites-le-plan-d-action-du-gouvernement-adopte-hier-en-conseil-des-ministres-221755

27/28 maggio Maggio 2014, «Medì», il meeting internazionale delle città del Mediterraneo, Livorno

27/28 Maggio 2014 Livorno

«Medì», il meeting internazionale delle città del Mediterraneo

1a sessione: ore 17 - Auditorium della Camera di Commercio. 

2a sessione: 28/5 ore 9.30 - Sala Convegni del LEM



venerdì 23 maggio 2014

Algeria - Audiovisivo e regolamentazione della stampa: Hamid Grine, non perde tempo

Urgenza e chiarezza, rigore e fermezza per rilanciare l'Algeria sul piano della comunicazione

http://www.lequotidien-oran.com/index.php?news=5198542

Algeria - L'accusa del candidato Benflis all'immobilismo dello Stato

Algeria - L'accusa del candidato Benflis all'immobilismo dello Stato

http://www.liberte-algerie.com/actualite/la-reponse-de-benflis-a-ouyahia-consultations-autour-de-la-revision-de-la-constitution-221751

Giovedì 29 maggio ore 17 alla Dante Alighieri Tunisi presentazione del libro di Chiara Sebastiani "Una Città, una rivoluzione"


Francia e Algeria insieme nella lotta al terrorismo

Francia e Algeria insieme nella lotta al terrorismo

http://www.lequotidien-oran.com/index.php?news=5198543

Venduto all'asta il manoscritto "Appello per un tregua civile" di Albert Camus

Il celebre manoscritto "Appello per un tregua civile" di Albert Camus il 22 gennaio 1956, è stato venuto all'asta martedì scorso. Il valore della memoria resta centrale.

http://www.elwatan.com/hebdo/france/un-centre-international-de-rencontres-a-annaba-pourquoi-pas-20-05-2014-257856_155.php

Algeria - Tre giorni di incontri con Assia Djebar

Una delle più grandi scrittrici algerine 'lavora' a partire dalla storia.
La memoria al centro della sua scrittura, non solo quella antica della colonizzazione araba, quella più recente della guerra di liberazione nazionale, ma anche il decennio nero.

http://www.liberte-algerie.com/culture/assia-djebar-histoire-et-memoire-il-a-eu-lieu-du-18-au-20-mai-a-l-universita-de-boumerdes-221713

Algeria - Regolamentazione severa, l'annuncio del neo Ministro della Comunicazione Hamid Grine prende posizione senza se né ma nei confronti dell'informazione

Regolamentazione severa, l'annuncio del neo Ministro della Comunicazione
Hamid Grine prende posizione senza se né ma nei confronti dell'informazione

http://www.elwatan.com/actualite/les-menaces-et-les-promesses-de-hamid-grine-22-05-2014-258155_109.php

Algeria - La diversificazione è la chiave di volta della ripresa

Al Forum del quotidiano Liberté Algérie, il Presidente del Forum dei Capitani d'impresa segna il passo

http://www.liberte-algerie.com/actualite/la-diversification-est-l-arme-absolue-contre-la-rente-reda-hamiani-au-forum-de-liberte-221630

martedì 20 maggio 2014

"Young Arabs Revolution", il terremoto arabo secondo Marco Brezza

Questo musicista, eclettico e curioso ha sentito il brivido delle rivolte come una vibrazione musicale. Nasce così un brano musicale, scritto di getto nel 2011 per poi diventare anche un video e un racconto tra immagini, parole e suoni. Ho incontrato Marco alla Rassegna "Primavere Arabe e dintorni" organizzata a Roma presso la Mondadori Piave dal fotografo Alessandro Lisci e alla quale ho partecipato con il mio libro "Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia" (Albeggi Edizioni).

Mi ha raccontato che "Come musicista, ho avuto sempre un grande interesse e passione per le "altre musiche": musica araba, indiana, africana e in generale, per tutte le espressioni musicali autentiche...ciò che in maniera estremamente provvisoria e generalista viene definita, musica etnica. Una caratteristica comune a tutte queste espressioni musicali diversissime e affascinanti è l'uso dell'improvvisazione: la creazione estemporanea di musica in tempo reale, senza l'ausilio di una partitura.
E' ciò che distingue gran parte delle tradizioni musicali orali rispetto a quelle scritte (come accade nella cultura europea).
Il mio modo di "organizzare i suoni" prevede parti scritte e parti improvvisate, con una prevalenza dell'improvvisazione su ciò che è scritto. L'idea che un brano debba essere sempre lo stesso e sempre uguale è infatti una "deformazione" molto occidentale, che si è estesa in senso globale quando si è incominciato a registrare la musica; la registrazione della musica ha trasformato un processo creativo-partecipativo (chi suona e chi ascolta) (la musica è l'unica arte che struttura e modifica la percezione del tempo) in un prodotto, condizionando la percezione e la fruizione della musica, nella gran parte dei fruitori-ascoltatori".

Com'è nato "Young Arabs Revolution"?
"L'ho concepito musicalmente di getto, in una serata del marzo 2011, entusiasmato e meravigliato per quanto stava succedendo nel Medio Oriente...
Una volta registrato il brano, ho incominciato a farlo ascoltare agli "amici romani", provenienti dai Paesi coinvolti in quella che è
stata definita "Primavera Araba"...egiziani, algerini, libanesi, giordani per vedere quale fosse la loro reazione...complessivamente, una reazione di entusiasmo e apprezzamento per quanto avevo fatto.
Ed è proprio partendo da questi "entusiasmi d'ascolto", decisi che andava strutturato un video".

Come?
"Ho chiesto aiuto agli stessi amici che avevano manifestato il loro apprezzamento: tutti avevano amici, parenti, conoscenti che vivevano nelle aree coinvolte..."fatemi mandare materiale fotografico o video che documenti ciò che sta accadendo..." E così con un semplice passaparola fatto a chi conoscevo, sono incominciate ad arrivarmi via email
foto, video e segnalazioni varie che riconducevano a varie agenzie arabe, blog, materiale privato di vario tipo".

Poi si sono unite le immagini con un lavoro di cucitura e rielaborazione.
"La creazione del video è stata ovviamente meno immediata che non la creazione della musica: 6 mesi di lavoro per selezionare una quantità immane di materiale fotografico e video. Non intendendo esprimere nessun giudizio politico o riferito ad un unico Paese, ho usato questi semplici principi orientativi, ovvero evidenziare l'enormità delle masse in mobilitazione; collegare ogni fotogramma ad una realtà geografica diversa; descrivere l'entusiasmo delle popolazioni coinvolte come la repressione in atto; e mettere in luce la presenza delle donne e dei giovani che mi sembrava possente".

https://www.youtube.com/user/mbrezza/videos

http://vimeo.com/36798220

Algeria - La tradizione orale, una ricchezza da recuperare

E' questo il senso della pubblicazione del secondo tomo di un autore algerino compianto e ostacolato in vita. La sua opera oltre che al mondo algerino guarda a tutto il mondo arabo, almeno francofono. Nelle sue pagine si ritrovano infatti proverbi francesi e berberi.

http://www.elwatan.com/culture/dictons-du-terroir-18-05-2014-257581_113.php

Festival di Cannes, protagonista l'attore franco-algerino cresciuto nella curiosità e nell'apertura

Festival di Cannes, protagonista l'attore franco-algerino cresciuto nella curiosità e nell'apertura

http://www.elwatan.com/culture/yes-we-cannes-19-05-2014-257726_113.php

lunedì 19 maggio 2014

Algeria

Algeria - la polveriera africana, una minaccia in crescendo per il Paese
http://www.liberte-algerie.com/actualite/l-algerie-dans-le-cercle-de-feu-l-armee-sollicitee-pour-securiser-plus-de-6-000-km-de-frontieres-221481


Algeria - L'apertura al turismo dipende dagli investitori
Annaba, la città di Sant'Agostino, in pole position
http://www.liberte-algerie.com/algerie-profonde/les-stations-balneaires-seraidi-et-chetaibi-cherchent-investisseurs-annaba-221457


Lo scrittore Hamid Grine, ministro della comunicazione
Lo scrittore che ho avuto il piacere di incontrare al I Forum di Tunisi degli scrittori euro-maghrebini sul tema delle identità plurali è stato nominato ministro della comunicazione il 5 maggio scorso. Una grande occasione per l'Algeria
http://www.tsa-algerie.com/2014/05/15/hamid-grine-promet-une-nouvelle-strategie-de-communication-pour-ameliorer-limage-de-lalgerie/

Conferenza internazionale "Mediterraneità e Alterità Mediterranee", Erice 21/24 maggio 2014

Mediterraneità e Alterità Mediterranee
International Conference

Sponsored by Mediterranean Centre for Intercultural Studies
Erice, Italy - May 21-24, 2014

Organized by

Antonio C. Vitti
INDIANA UNIVERSITY

In collaboration with
Jerry Pilarski and Pinola Savalli


MAY 21 - Wednesday

Official Day of Arrival

18:00
At
Villa San Giovanni

SCREENING
of
Giovanna Taviani’s

Ritorni

Tutti gli anni, in estate, sul molo di Trapani,a d un braccio di mare dall’Africa, centinaia di maghrebini in fila sotto il sole d’agosto aspettano d’imbarcarsi sulla nave diretta a Tunisi per trascorrere le vacanze con le loro famiglie d’origine. Sono quelli che ce l’hanno fatta e che ogni anno tornano a casa per raccontare il loro “sogno” europeo. Tra loro, Karim Hannachi, tunisino, repsonsabile della comunità maghrebina di Mazara del Vallo, dove è arrivato giovanissimo e dove vive con la moglie siciliana e i suoi due figli. Ogni anno anche lui sale su quella nave per tornare a Nefta, dove lo attendono la madre, le sorelle, gli amici insegnanti, i ricordi degli allievi arabi e, soprattutto, la solitudine del deserto...

(Durata 53 minuti) Dibattito con Karim Hannachi


MAY 22 - Thursday 

9:00 – 9:15
Start of the Conference: Welcome from
Dottor Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice

9:30 – 10:30
Miti e Culture Mediterranee
Chair: Giulia Tellini, Università di Firenze
Speakers:
Salvo Andò, Università degli Studi di Enna, Kore, “Le primavere arabe e il processo democratico”

Alessia A. S. Ruggeri, Università di Catania, “La Sicilia: terra invasa dai popoli o terra arricchita dal suo passato? Innovazioni e apporti culturali all’interno dell’isola”

Alfonso Campisi, Università de "La Manouba" e Presidente della zona Nord-Africa
dell’AISLLI , "Strumentalizzazione politica, culturale e linguistica delle autorità coloniali francesi in Tunisia: il caso Mario Scalesi”

10:45– 12:00
Miti Mediterranei
Chair: Antonio Vitti, Indiana University
Speakers:
Gino Tellini, Università di Firenze, “L'avventura mediterranea di madama Beritola”

Lucilla Bonavita, Istituto Statale N. Machiavelli, “La Rosalia tra Ortensio Scammacca e Augustin de Salazar”


14:00 – 15:20
Mediterranean Culture in Literature and Cinema
Chair: , Indiana University
Speakers:
Maria Rosaria Vitti-Alexander, Narareth College, "Il Mediterraneo di Giovanna Taviani, tra verita e mistificazoni".

Elisabetta D’Amanda, Rochester Institute of Technology, "Angela, una storia vera il plusvalore del piacere femminile di Roberta Torre”

Antonio Vitti, Indiana University, “Dal Cile a Procida: la riscrittura mediterranea de Il postino di Neruda ”

15:30 – 16:45
The Mediterranean in the Present and in the Past
Chair: Ryan Calabretta- Sajder, University of Arkansas, Fayetteville
Speakers:
Giulia Tellini, Università di Firenze, "Pinocchio e il richiamo del mare "

Alicia Vitti, Indiana University, “La rappresentazine della quotidianità dei reali Borboni in Ferdinado e Carolina in Lina Wetmuller

Paola Quadrini, Nazareth College, “Il tema dello sfruttamento delle classi indigenti e del loro desiderio di riscatto dalle condizioni di miseria da I Malavoglia a La terra trema. Episodio del mare”

17:00

Villa San Giovanni
KEYNOTE ADDRESS BY

Jeffrey Cason, Middlebury College

Wine Tasting

______________________________________________________

22:00
At

Villa San Giovanni

SCREENING
of

Proiezione del documentario
LA MAISON D’ANGELA
Presentato e discusso dal Prof. Alfonso Campisi, Université de la Manouba-Tunisia-
Produzione: Dionigi Albera e Olfa Chakroun
Produzione: Propaganda Production
Durata: 26 mn
Lingua : Francese/italiano/siciliano, sottotitoli in Inglese
Paese: Tunisia

SINOSSI:
A 73 anni la vita di Angela cambia: l’attesa di lasciare la sua casa de la Goulette definitivamente. Il trauma del distacco s’intreccia con ricordi intensi e piacevoli del suo antico quartiere siciliano: “ La petite Sicile”.
Questo Film, presentato alle “Journées cinématographiques de Carthage “, è il ritratto di Angela, una siciliana di Tunisi, naturalizzata francese, nata a la Goulette nel 1936 dove ha sempre vissuto. Nel 2009, in piena dittatura di Ben Ali, la sua casa familiare viene destinata alla demolizione, anche se Angela decide ancora di non lasciare il posto in cui è nata e quindi tutti i suoi ricordi familiari. Il racconto di Angela, ritraccia la storia della sua famiglia de la Goulette da diverse generazioni, restituendo dei toni della vita dei siciliani di una volta e rilevandone le difficoltà d’una vita semplice assassinata da certi processi di trasformazione inesorabile.
Così a 73 anni la vita di Angela cambia: l’attesa di lasciare la sua casa de la Goulette definitivamente. Il trauma del distacco s’intreccia con ricordi intensi e piacevoli del suo antico quartiere siciliano: “ La petite Sicile”.



Friday 23

9:00 – 10:15
Mare Nostrum
Chair: Gino Tellini, Università di Firenze,
Speakers:
Pistorio Angela Rita, Liceo Classico “M.RApisardi” (CT)
“Mare Nostrum…Eremo filosofico…”

Assunta De Crescenzo, Università “Federico II” – Napoli,
“Pirandello and the Mediterranean: the multifarious aspects of landscape”

Rawdha Zawsci-Razgalla, Università di Cartagine in Tunisia, “Comunità italo tunisine attraverso due opere letterarie: La riva lontana di Marinette Pendola-Migliore e A flanc de Bou-Kornine di Rosaire Di Stefano”

11:00 – 11:45
Mediterranean Identities
Chair: Maria Rosaria Vitti-Alexander, Nazareth College
Speakers:
Lina Insana University of Pittsburgh, “Sicily, terra ballerina: shifting terrain in a contested ventennio Mediterranean”

Cincia Gallo, Liceo Classico "Gargallo" di Siracusa, Il Mediterraneo orientale tra identità e alterità nella contemporanea letteratura dell’ esodo istriano

Abdelkarim Hannachi, Università Kore di Enna, "L'immigrazione araba in Sicilia. Il caso dei tunisini a Mazara del Vallo".

12:00

Villa San Giovanni
KEYNOTE ADDRESS BY

Mare chiuso
di
Stefano Liberti

13:30-15:00
BREAK

15:30 – 16:45
The Mediterranean
Chair: Maria Rosaria Vitti-Alexander, Nazareth College
Speakers:
Bernard Aresu, Rice University, “Il mare nella mente: Zineb Sedira’s
Lighthouse in the Sea of Time Ethos, Agency, and Civil War in Yasmina Khadra’s Double Blank”

David Winkler, Indiana University, "La memorializzazione della Shoah in Sicilia"

Ryan Calabretta-Sajder, University of Arkansas, Fayetteville, “Il 'nuovo' giallo italiano: from Sciascia to Amara Lakhous' Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio”

17:30 – 18:45
Culture, Language and Immigration
Chair:

Teresa Fiore, Montclair State University, “Counting and Recounting Immigrants: The Teatro delle Albe and the Mancuso Brothers on the Contemporary Mediterranean Tragedy”

Emilio Ceruti, LS Middlebury College and Víctor Sánchez Quesada, LS Middlebury College, “Didattica di lingue affini e linguistica contrastiva: l’italiano per ispanofoni. Interlingua, analisi degli errori e suggerimenti didattici”

Claudio Mazzola, University of Washington, "L'osceno della politica: da Sciascia a Renzi, 50 anni di storie italiane"



Saturday 24 

9:00-10:30
Villa San Giovanni
KEYNOTE ADDRESS BY
Sua Eccellenza Monsignor D. Mogavero
Vescovo di Mazara del Vallo

“Per un umanesimo mediterraneo”

11:00 – 12:00
Alterità Mediterranee
Chair: Ryan Calabretta- Sajder
Speakers:
Daniela Privitera, Università degli Studi Kore di Enna, “Il viaggio, il mare e il ritorno: l’esperienza del Sé e l’accoglienza dell’Altro nella letteratura mediterranea”

Rosario Scalia. Liceo Classico “M. Rapisardi” Paternò, ”Mediterraneo: limes tra civiltà e barbarie. Civiltà del vino e civiltà del tè due artes bibendi a confronto”

Giuseppe Grilli, Università di Roma 3, “Doppie alterità nel Mediterraneo: scrivere in una lingua non africana né coloniale: il caso di El Hachimi e dintorni”


15:00 – 16:20
Mediterranean Identities
Chair: Daniela Privitera, Università degli Studi Kore di Enna
Speakers:
Luisa A. Messina Fajardo, Università di Roma Tre, "Mediterranei, identificazioni e dissonanze: approccio interdisciplinare"

Maria Làudani, Liceo Classico M. Cutelli di Catania, “Suggerimenti musicali nel Mediterraneo antico”

Trinis Antonietta Messina Fajardo, Università di Enna “Kore” “Minareti e campanili in Aita Tettauen di Benito Pérez Galdós”

17:00

Giacomo Pilati, scrittore,

Un viaggio nella memoria della Sicilia attraverso storie e testimonianze
raccolte fra gli anni 80 e 90.

Visita guidata di Erice

20:00

Closing Dinner Gala at Villa San Giovanni




Mediterranean Centre for Intercultural Studies

* Si ringraziano: il Sindaco di Erice Dottor Giacomo Tranchida, Jerry Pilarski, Pinola Savalli e tutto il personale del San Giovanni per la gentile collaborazione.

Photo : Mediterraneità e Alterità Mediterranee
International Conference


Algeria

Algeria - Presentata la bozza della nuova Costituzione

Alcuni aspetti inaspettati che mirano alla lotta alla corruzione, a potenziare i diritti di libertà individuale e di culto e a riconciliare i diversi volti del Paese
http://www.liberte-algerie.com/actualite/ce-que-propose-bouteflika-la-presidence-a-transmis-une-copie-de-son-projet-aux-partis-et-personnalites-221438


A cosa serve il centro cultura algerino a Parigi? L'Algeria possiede solo due centri culturali all'estero: il Cairo, chiuso da tempo, e Parigi

Purtroppo la finestra francese è frequentata quasi solo da Algerini residenti in Francia e non è una porta girevole di interscambio
http://www.elwatan.com/culture/a-quoi-sert-le-centre-culturel-algerien-a-paris-16-05-2014-257322_113.php

venerdì 16 maggio 2014

La crisi dell'Ucraina, cambia l'assetto internazionale

Gli Stati Uniti fanno rotta sull'Algeria
http://www.lequotidien-oran.com/index.php?news=5198203

Algeria - Suicida il regista svedese di origine algerina Oscar nel 2013

Malik Bendjeloul, autore di "Searching For Sugar Man"

http://www.elwatan.com/culture/le-realisateur-suedois-d-origine-algerienne-malik-bendjeloul-est-decede-14-05-2014-257170_113.php

Algeria, Economia priorità assoluta

Ormai è chiaro, è dall'economia che la politica troverà la soluzione solo se ci sarà sviluppo
Urgente l'entrata del Paese nell'Organizzazione Mondiale del Commercio che non ha ancora l'unanimità. Il sindacato ha un ruolo centrale nella stabilità.

http://www.liberte-algerie.com/actualite/sidi-said-benyounes-la-polemique-adhesion-de-l-algerie-a-l-omc-221305

http://www.liberte-algerie.com/actualite/education-les-syndicats-pour-un-pacte-de-stabilite-apres-l-appel-de-la-ministre-de-tutelle-221302

Algeria, un'enciclopedia per ricostruire l'identità plurale del Paese.

Algeria, un'enciclopedia per ricostruire l'identità plurale del Paese.
Achour Cheurfi, enciclopedista, autore di dizionari noti sul cinema e il teatro, ha messo a punto una summa sull'Algeria, per non disperdere il patrimonio storico.

http://www.liberte-algerie.com/culture/le-territoire-la-memoire-et-les-hommes-petite-encyclopedie-de-l-algerie-de-achour-cheurfi-221260

martedì 13 maggio 2014

Editoriaraba - Jabbour Douaihy: “Il Libano è un paese da costruire. Quasi tutte le mattine”

Chiara Comitini ha incontrato lo scrittore libanese Jabbour Douaihy ad Abu Dhabi, dove è stato ospite della 24° edizione della Fiera internazionale del libro. L’intervista che gli ha fatto è stata realizzata per la rivista ufficiale della Fiera, lo Show Daily, e l’articolo che segue è stato pubblicato in inglese, in una versione leggermente rivista, sul numero di venerdì 2 maggio.
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Il suo ultimo libro, Hay el-Amerkane (Dar al-Saqi, Beirut 2014), è ambientato in un quartiere disagiato dell’antica città di Tripoli, nel nord del Libano, ma questa volta lo scrittore libanese Jabbour Douaihy (Zgharta, 1949) non parla della guerra civile libanese come nel suo ultimo libro tradotto in italiano, San Giorgio guardava altrove*, ma del presente.
Hay el-Amerkane è un libro sul Libano contemporaneo ma anche un romanzo su Tripoli, la città in cui vive e in cui l’estremismo religioso è aumentato drasticamente negli ultimi anni.
“Parlare del presente non è stata una cosa premeditata: mi sono imbattuto in questo tema partendo da un luogo più che da un tempo, cioè da un quartiere di Tripoli. Un quartiere degradato, costruito con materiali di fortuna, che però si trova di fronte alla cittadella storica, che sta lì da secoli. E mi sono detto che qualcosa bisognava scriverci su questo contrasto e su questo quartiere, afflitto da miseria, esclusione sociale, dei giovani soprattutto, e assenza di ideologie alternative al jihadismo. E per scrivere del fenomeno dei giovani reclutati dal jihadismo è stato giocoforza parlare della contemporaneità”.
Non è la prima volta che questo autore, arrivato finalista per ben due volte al premio per la narrativa araba, ambienta i suoi romanzi nel Libano del nord, un luogo in cui “tutte le diverse anime del Libano si incontrano e si scontrano”, come ha detto qualche anno fa a Torino, ospite del circolo dei lettori.
Pioggia di giugno, pubblicato nel 2008 dalla casa editrice Dar al-Nahar di Beirut è ambientato nel villaggio di Barqa, tra le montagne libanesi, nel 1957: la vicenda trae spunto da un massacro avvenuto durante un funerale, che porta allo scoppio di una faida tra due clan rivali entrambi cristiani. Questo romanzo è stato il più difficile che Douaihy abbia mai scritto:
“E’ un libro disarticolato, pieno di discorsi, personaggi, punti di vista. Mentre la scrivevo, sentivo che questa storia mi sfuggiva da tutte le parti e mi chiedevo come sarei riuscita a rimetterla insieme, pezzo dopo pezzo. Ma più mi sfuggiva, più ero preso dalla perversione di renderla ancora più eclettica”.
A differenza di Pioggia di giugno, San Giorgio guardava altrove, pubblicato nel 2010, è ambientato a Beirut e deve il suo titolo nella versione italiana al santo patrono di Beirut, San Giorgio, che però nel libro si è distratto e ha lasciato che la tragedia si compisse. Nizam, il protagonista, è un giovane nato in una famiglia sunnita con problemi economici che viene allevato da una ricca famiglia cristiano-maronita che lo tratta come un figlio.
La tragedia di Nizam si compie nel momento in cui scoppia la guerra civile libanese (1975-1990), che lo trova intrappolato in una doppia identità confessionale che ne determinerà la rovina. Nonostante sia stato ampliamente interpretato come un’allegoria del Libano e della schizofrenia di questo piccolo Paese che può contare 17 diverse confessioni religiose al suo interno, il personaggio di Nizam è ispirato ad una persona realmente esistita, un parente alla lontana di Douaihy: “Dopo la sua morte mi sono imbattuto per caso nel suo annuncio mortuario, attaccato ad un muro. E mi sono accorto che in realtà erano due gli annunci, uno cristiano e l’altro musulmano. Ho deciso quindi che ne avrei tirato fuori una storia. Ma scrivere questo romanzo non è stato facile, dovevo soprattutto stare attento a non cadere nella trappola dell’ideologia”.
La guerra civile libanese come tema narrativo è stato largamente esplorato da molti scrittori libanesi, sin quasi dal suo scoppio. Scrittori come Hoda Barakat, Elias Khoury (che scrive il suo Facce bianche nel 1981, nel pieno del conflitto) e Rabee Jaber nei loro romanzi hanno cercato di capire ed eplorare le origini della violenza di una guerra che ha insanguinato il Libano per quasi 15 anni.
“Proprio come i palestinesi, anche gli scrittori libanesi sono prigionieri di questo argomento. Ed è molto difficile riuscire a uscirne, lo stesso Darwish ci ha provato, ma è difficile. Come tutti i soggetti, anche questo della guerra civile è un tema esplorabile all’infinito perchè accompagna la nostra vita, è inseparabile da noi”, ha commentato laconicamente Douaihy.
Nei loro romanzi, molti degli scrittori libanesi hanno utilizzato il paradosso, il grottesco, la tragedia che si trasforma in farsa o in follia per parlare del conflitto:
“I libanesi hanno passato momenti terribili durante la guerra civile ed è facile immaginare che gli scrittori li abbiano in qualche modo interpretati con l’uso dell’assurdo e dell’ironia. Questo stato di conflittualità latente è diventato un po’ il nostro modo di vivere. È il nostro modo di sopravvivere. Perché il Libano è un paese in divenire, da costruire. Quasi tutte le mattine”.
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* Pioggia di giugno e San Giorgio guardava altrove sono stati entrambi tradotti dall’arabo in italiano da Elisabetta Bartuli e sono stati pubblicati da Feltrinelli.

Algeria - la società non supera il trauma del decennio nero

Non è stata solo una mia impressione che la società algerina sia ancora prigioniera dell'incubo terrorismo

http://www.liberte-algerie.com/actualite/la-societe-est-traumatisee-par-la-decennie-noire-me-merouane-azzi-hier-au-forum-de-liberte-221181

Algeria - cala la produzione di idrocarburi.

Algeria - cala la produzione di idrocarburi. Urgente il riorientamento dell'economia

http://www.elwatan.com/economie/forte-baisse-en-2013-13-05-2014-256962_111.php

Algeria - Emanciparsi dalla dipendenza dell'economia dagli idrocarburi

Algeria - Emanciparsi dalla dipendenza dell'economia dagli idrocarburi è un annuncio non sappiamo quanto credibile del Governo ma certamente è l'unica strada

http://www.liberte-algerie.com/actualite/diversification-de-l-economie-le-gouvernement-en-est-il-capable-apres-l-appel-de-bouteflika-a-reduire-la-dependance-aux-hydrocarbures-221088 

Algeria - il confronto religioso ha ancora ferite aperte

Algeria: polemiche per presunte origini ebraiche del nuovo ministro dell'Istruzione

Algeri, 12 mag - (Nova) - Ha scatenato forti polemiche in Algeria la nomina di Nuria Bin Ghabrit Ramon come ministro dell'Istruzione, avvenuto con la formazione del nuovo esecutivo il 5 maggio scorso. Il cognome del nuovo ministro sarebbe infatti di origine ebra...ica. E' partita infatti su Facebook una campagna contro di lei da parte di estremisti islamici, i quali sostengono che il cognome del nuovo ministro appartiene ad una tribù ebraica algerina. La Ghabrit proviene infatti dalla città di Tlemecen, 500 chilometri a ovest di Algeri, dove da 15 secoli si trovano tribù ebraiche provenienti dal Califfato dell'Andalusia spagnola. Al momento nessuna fonte governativa algerina ha fugato questi dubbi, anche se, secondo lo scrittore francese Fouzi Saadallah, "il cognome del nuovo ministro non è ebraica ma solo di origine spagnola". (Ala)

Dall'Algeria una rilettura critica dell'emigrazione verso la Francia come paese del Bengodi.

Dall'Algeria una rilettura critica dell'emigrazione verso la Francia come paese del Bengodi. Come smontare un mito.

http://www.liberte-algerie.com/culture/temoignage-desabuse-sur-un-doux-leurre-les-immigres-de-la-sous-france-d-achour-oubareche-221060

venerdì 9 maggio 2014

Algeria

L'Algeria chiede giustizia alla memoria

La Guerra d'Indipendenza, una ferita ancora aperta
http://www.elwatan.com/actualite/appel-en-france-pour-la-reconnaissance-envers-la-memoire-de-fernand-iveton-09-05-2014-256484_109.php


Sul fronte politico - Si parla di transizione democratica

E' un paradosso tutto algerino parlare di una transizione e di una riforma costituzionale con tanto ardore. E' come dichiarare fallito e non proprio democratico il governo precedente. Nulla di strano se non fosse che il Presidente è lo stesso.
Prime consultazioni del Presidente che invita ad una corsa contro il tempo
http://www.liberte-algerie.com/editorial/l-irreparable-fracture-220954


Priorità economica e finanziaria per il nuovo governo
http://www.elwatan.com/economie/la-modernisation-du-systeme-financier-et-bancaire-une-des-priorites-du-nouveau-gouvernement-07-05-2014-256273_111.php

giovedì 8 maggio 2014

Algeria - Ramadhan tempo di fiction. Quest'anno al centro del piccolo schermo la violenza in famiglia e il dolore delle donne

http://www.liberte-algerie.com/culture/seul-l-etat-peut-investir-dans-le-developpement-du-cinema-amar-tribeche-sur-le-tournage-de-son-dernier-feuilleton-220846

Algeria - Il Paese ricorda un episodio drammatico del rapporto con la Francia


http://www.liberte-algerie.com/actualite/un-des-plus-atroces-massacres-de-la-france-coloniale-evenements-du-8-mai-1945-220894

Algeria - Riforma della Costituzione. La propaganda passa piuttosto dal pellegrinaggio e dal calcio

http://www.liberte-algerie.com/actualite/l-etat-a-monopolise-le-hadj-et-la-coupe-du-monde-bachir-djeribi-president-du-syndicat-national-des-agences-de-voyages-hier-au-forum-de-liberte-220880

Algeria: opposizione critica nei confronti del nuovo governo

Algeri, 07 mag - (Nova) - Non si placano le critiche nei confronti del nuovo governo algerino formato dal presidente Abdelaziz Bouteflika dopo la sua elezione a capo di stato. Secondo Jilali Sufian, presidente del partito Nuova Generazione algerina, "il fatto che non siano entrati nel governo due ex ministri artefici della campagna elettorale di Bouteflika, come Ahmed Ouyahya e Abdelaziz Belkhadem, è un fatto negativo perché dimostra come Bouteflika li abbia usati per le elezioni e scaricati facendo ancora una volta del governo un suo ufficio personale". Secondo Lakhdar Bin Khilafa, del partito Giustizia e Sviluppo, "questo nuovo governo rispecchia in tutto il presidente e ripeterà gli errori di quelli precedenti".

DU 9 AU 30 MAI, 15e FESTIVAL CULTUREL EUROPÉEN

“Une vitrine de la culture européenne dans sa diversité”

Le festival, qui aura lieu à Alger mais également à Constantine, Annaba, Tlemcen et Oran, proposera comme d’habitude beaucoup de musique (classique, folklorique, jazz, moderne, etc.), mais aussi de la danse, du théâtre, du cinéma et même une exposition, un atelier et une conférence.

Liberte

martedì 6 maggio 2014

Algeria - un prestito importante alla Tunisia


http://www.liberte-algerie.com/actualite/l-algerie-au-secours-de-la-tunisie-un-accord-sur-une-aide-de-250-millions-de-dollars-signe-220684

Algeria - sette donne nel nuovo governo

Temo solo che diventi una moda mediterranea, non una scelta né tanto meno un progetto
http://www.elwatan.dz/actualite/sept-femmes-dans-le-nouveau-gouvernement-sellal-05-05-2014-256022_109.php

Non si spengono le polemiche sul dopo elezioni in Algeria

ALGERIA: 'BARAKAT' ALL'ATTACCO CONTRO BOUTEFLIKA, NON E' IN GRADO DI GOVERNARE = Algeri, 30 apr. - (Aki) - "Applicare l'articolo 88 della Costituzione algerina" al neoeletto presidente Abdelaziz Bouteflika, che ''non è in grado di svolgere le sue mansioni''. E' questo l'appello lanciato dal movimento algerino 'Barakat', che si oppone alla rielezione di Bouteflika a un quarto mandato. Bouteflika, 77 anni, è stato riconfermato alla massima carica dello Stato per la quarta volta con l'81,53% dei voti alle elezioni del 17 aprile, tra le polemiche relative soprattutto alle sue precarie condizioni di salute. L'articolo 88 della Costituzione stabilisce che "se il presidente della Repubblica è impossibilitato a esercitare le sue funzioni a causa di una malattia grave e cronica, il Consiglio costituzionale ha l'obbligo di riunirsi e dopo che è stato comprovato questo impedimento con tutti i mezzi appropriati, propone insieme al Parlamento di dichiarare l'esistenza di questo impedimento". In una lettera che una delegazione del raggruppamento dell'opposizione ha cercato di recapitare al Consiglio costituzionale algerino, il fronte anti-Bouteflika ha attribuito a questo organo la "responsabilità storica di fronte a Dio, al popolo e alle generazioni future" di rispettare la legge fondamentale. La delegazione non ha potuto consegnare la missiva perché bloccata dalla polizia prima di riuscire a entrare nella sede del Consiglio. Nella nota, di cui il quotidiano locale 'El Khabar' riferisce il contenuto, il movimento sottolinea "le precarie condizioni di salute del presidente Bouteflika nell'ultimo periodo", come emerso in particolare il 17 aprile, "giorno in cui non e' stato nemmeno in grado di adempiere al suo dovere elettorale e ha dovuto avvalersi dell'aiuto di un'altra persona", cosi' come il 28 aprile in occasione del giuramento, quando "non ha nemmeno potuto portare a termine il discorso, limitandosi alla lettura di un solo paragrafo su 29". Per 'Barakat' questo "è un chiaro segno del fatto che il presidente non e' in grado di svolgere le sue mansioni".

Algeria - cultura

Il cuore del paese è sempre alla guerra d'Indipendenza, ancora di attualità

http://www.liberte-algerie.com/culture/le-sacrifice-de-larbi-ben-m-hidi-sera-immortalise-film-en-hommage-au-heros-de-la-revolution-220627

Algeria - Pellegrinaggio cristiano ad Annaba nel segno di Sant'Agostino

Algeria - Pellegrinaggio cristiano ad Annaba nel segno di Sant'Agostino

http://www.elwatan.dz/actualite/300-pelerins-a-annaba-03-05-2014-255723_109.php

Algeria - Sabato 3 maggio la giornata della libertà di espressione

Algeria - la giornata della libertà di espressione
sabato 3 maggio 2014
Una situazione complessa e articolata secondo il quotidiano Liberté d'Algérie

http://www.liberte-algerie.com/dossiers/une-anarchie-au-service-du-pouvoir-ouverture-du-champ-audiovisuel-220588

http://www.liberte-algerie.com/dossiers/la-longue-et-laborieuse-marche-de-la-presse-nationale-apres-plus-de-vingt-ans-de-sacrifices-220589

http://www.liberte-algerie.com/dossiers/c-est-la-croix-et-la-banniere-etre-journaliste-correspondant-220590

http://www.liberte-algerie.com/dossiers/les-promesses-de-bouteflika-en-faveur-des-medias-journee-internationale-de-la-liberte-d-expression-220591

Algeria

La musica unisce i giovani delle due sponde del Mediterraneo. Il concerto di Stromae è atteso come l'evento dell'anno ad Algeri il 30 maggio
http://www.elwatan.com/culture/stromae-en-exclusivite-a-el-watan-chanter-a-alger-formidable-30-04-2014-255408_113.php


Festival del fumetto ad Algeri la 7a edizione ad ottobre
http://www.elwatan.com/culture/festival-international-de-la-bande-dessinee-le-mondial-des-bulles-a-alger-30-04-2014-255479_113.php


La riserve di idrocarburi in aumento
http://www.elwatan.com/economie/le-niveau-des-reserves-d-hydrocarbures-de-algerie-a-augmente-selon-alnaft-01-05-2014-255524_111.php

Editoriaraba - Ghayath al-Madhoun and Marie Silkeberg: Damascus in Two Voices

Article originally published on yesterday’s Abu Dhabi Book Fair magazine “Show Daily”
The late Egyptian poet Ahmad Shawqi (1868-1932), known as amir al-shu‘ara’ (“the prince of poets”), once wrote in one of his poems that the promised land was here on Earth and it was Damascus.
It’s been three years since the Syrian revolution started, and after three years of brutal repression, Damascus may have lost many of the things that reminded Shawqi of heaven, but it certainly has not lost its position as a source of inspiration for many poets and writers, from the Arab world and beyond.
Author and journalist Ghayath al-Madhoun, born in the Palestinian refugee camp of Yarmouk in Syria, and now resident in Sweden, and Swedish poet Marie Silkeberg have dedicated a poetry book to the Syrian capital, written in Arabic and Swedish. The book’s title itself, To Damascus (Till Damaskus in Swedish) is a crossroads of cultural references, referring both to the famous play of the same name by Swedish playwright August Strindberg and to the conversion of Saint Paul on the road to Damascus.
The book was published last February by the Swedish publishing house Albert Bonniers Förlag and it marks the first time the two poets have cooperated on a poetry book, although it is not the first time they have worked together. Previously, they have written and produced “poetry films”, a different form of cultural expression where the words are as important as the sounds and the images on the screen.
For a long time they used this type of artistic expression as a “transitional place” where they could meet, confront their differences, and create something new out of the encounter. Producing poetry films worked well with respect to their own different cultural and geographical backgrounds: “I don’t think it would have been possible even to write without this distance,” said al-Madhoun. “The struggle to write something true without the fear of having your expression invaded and erased would have been too hard without it. It’s more the energies that fuel writing that we share, the curiosity and the joy in taking risks as poets and persons, and a concern for detail in a very wide sense.”
Al-Madhoun and Silkeberg felt compelled to write a book to and for Damascus and about the Syria of today both by the brutality of the repression exerted by the Syrian regime over its population and by life in Europe, where the echo of what is happening in Syria is somehow choked and distorted. But the city portrayed by the two poets in their poems is not just Damascus: it “looks like Damascus, but it’s a Damascus of today, where every line becomes a disaster.”

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Teatro Mediterraneo: la cultura del sociale, strumento di sviluppo

Mercoledì, 30 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Un progetto di teatro interculturale nel cuore della Sicilia per unire il bianco al nero. “I meneni”, gli abitanti di Mineo, comune siciliano tra Caltagirone e Palagonia adagiato su due colli degli Iblei nord-occidentali, apre il progetto del Teatro Mediterraneo, un’iniziativa di intercultura tra il mosaico Mediterraneo e quello europeo ancora troppo granitico. L’idea - presentata alla Camera dei Deputati con il collega Stefano Folli, firma de “Il Sole 24 Ore” - racconta un’esperienza di nuova identità, fatta di inclusione e integrazione, di recupero delle radici e della memoria quale piattaforma di apertura all’altro. Lo spettacolo, scritto dal drammaturgo Massimiliano Perrotta - Direttore artistico del “Teatro Mediterraneo” - con la regia di Walter Manfrè, racconta l’esperienza di un comune che è doppio, uno bianco e uno nero, come ha raccontato il Sindaco di Mineo.
 
L’esperienza che sta dietro questo progetto è quella del CARA, Centro di Accoglienza per Rifugiati e richiedenti Asilo, la principale struttura europea di seconda accoglienza che gestisce una rete di 4000 migranti tenendo conto che la sola Mineo è in grado di ospitarne fino a 300. La filosofia della struttura ripensa la strategia identitaria nel lungo periodo e valorizza l’accoglienza non solo come missione umanitaria quanto come occasione di sviluppo piuttosto che ferita da curare, quale centro di promozione umana, governato direttamente dai sindaci, fatto singolare.

Il Teatro Mediterraneo si disegna quale corrispettivo culturale di un’attività che rappresenta un vero e proprio strumento di sviluppo anche economico del territorio perché l’integrazione garantisce una crescita evolutiva dei luoghi. La cultura è a sua volta un’occasione di lavoro e promozione territoriale che si avvale di un linguaggio universale e che rappresenta un laboratorio nel quale è più immediata la dialettica dell’alterità, così come nello sport, che è una delle attività promosse per l’inclusione sociale.

L'articolo integrale su Saltinaria.it