martedì 16 dicembre 2014

"La traversata del deserto" di Marinette Pendola

La forma del romanzo tradisce, in modo per altro rivelato dall’autrice alla fine, in un capitoletto storico, un’autobiografia che è altresì l’affresco di un’epoca. Il libro è infatti una metafora, la traversata del deserto, il passaggio, la sfida e non un semplice viaggio dove il deserto è uno spazio di solitudine, di sospensione della vita, allegoria della condizione esistenziale del migrante, colui che non è né da una parte né dall’altra. Non solo, il profugo, una volta giunta a destinazione, per lungo tempo spesso resta in una condizione di precarietà, di estraneità e di sospensione appunto tra due rive. Una scrittura piana, essenziale, una trama esile, dai toni pacati, lascia trasparire una profonda malinconia, una nota amara e definitiva come scrive la stessa Marinette Pendola, a proposito di quella ‘partenza’ che sembrava, non un viaggio, quanto una morte. Stiamo parlando degli Italiani di Tunisia che in un decennio a più ondate lasciarono, non per scelta, ma senza via d’uscita, la Tunisia dell’Indipendenza. Una storia di emigrazione dimenticata, rimossa dalle pagine di storia italiana quando, non solo gli emigranti eravamo noi, ma lo eravamo proprio su quella rotta oggi tanto incriminata e nello stesso modo che attualmente è messo sotto accusa. Pochi i dati veri e ufficiali, molti quelli politici, in fatto di numeri come sempre quando si parla di situazioni scomode.

Dall’Italia, soprattutto dalla Sicilia, dopo l’Unità d’Italia molti partirono verso le Americhe e più spesso verso la Tunisia, ad una notte di mare, dove nel corso dei secoli soprattutto da Genova, Livorno, in parte da Napoli, oltre che dalla Spagna, molti si erano già trasferiti. Tanti Siciliani vi arrivarono da clandestini per fare mestieri umili, fabbri, falegnami, ma anche panettieri, barbieri. La comunità italiana si inserì bene nel Paese anche se gradualmente i Francesi cercano di francesizzare questo gruppo, di gran lunga il più numeroso rispetto al mondo europeo (rispetto a Maltesi, Greci, Russi e gli stessi Francesi) a cominciare delle scuole: furono chiuse quelle italiane e la popolazione fu costretta a imparare il francese.

giovedì 4 dicembre 2014

TV2000 - Dizionario Enciclopedico dell'emigrazione

Dizionario Enciclopedico dell'emigrazione, 'intervento della giornalista Tiziana Grassi a "Siamo noi" a TV2000 in relazione al discorso di Papa Francesco al Parlamento Europeo. All'interno le mie voci sull'emigrazione siciliana in Tunisia, i lavoratori italiani nelle miniere all'estero.


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