martedì 6 dicembre 2016

NOTE DI VIAGGI NEL MEDITERRANEO
Via Ercole Bombelli 22, 00149 Roma – 06.5578101 – 328.1353083
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Osservazione 2016
CODEX. La forma del messaggio
Nella foto un'opera di Patrizia Molinari
Giovedì 15 dicembre 2016, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la mostra CODEX. La forma del messaggio, presentazione diMarcello Carlino.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 30 dicembre, secondo il seguente orario: dal martedì al sabato dalle 17,00 alle 20,00.
L’evento, promosso dalla Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta” di Gaeta ed organizzato dalle Associazioni Culturali “Movimento Aperto” di Napoli e “Fuori Centro” di Roma, è l’ultimo appuntamento di Osservazione 2016 ciclo di cinque mostre in cui gli artisti dall’Associazione culturale Fuori Centro, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.
Da sempre, il bisogno di comunicare, ha indotto l’uomo a tradurre in forme visive il proprio pensiero e questa necessità ha imposto fin dagli esordi la ricerca dei supporti su cui esercitare tutte le forme d’espressione; il materiale interviene sul gesto, lo strumento, la grafia.
Da qui nasce nella ricerca artistica quell’ampia sezione definita genericamente “Libro d’artista” dove il supporto, la forma e la creatività diventano un tutt’uno.
La mostra si propone come un’esperienza di senso e una riflessione sulla vitalità della forma/libro in un momento in cui un diluvio di immagini e di parole testimonia proprio la difficoltà del comunicare, l’usura degli strumenti tradizionali e dei linguaggi. Indecifrabile, ossimorico, ibrido oggetto, il libro d’artista non è il libro illustrato. Il libro d’artista disturba le abitudini visive, le gerarchie della comunicazione. E’ quindi un territorio di conflitto, un corto circuito. Amato dalle avanguardie del Novecento, piace anche oggi, quando la forma stessa del libro è in crisi. L’evento si propone di dar conto delle varie tipologie in cui si può riconoscere il libro d’artista, esplorandone il senso.
GLI ARTISTI: Minou Amirsoleimani, Maria Cristina Antonini, Michele Attianese, Vittorio Avella, Antonio Baglivo, Franca Bernardi, Francesco Calia, Antonio Carbone, ElettraCipriani, Pasquale Coppola, Gianni De Tora, Lucia Di Miceli, Gabriella Di Trani, Eduardo Ferrigno, Salvatore Giunta, Antonio Izzo, gruppo Laloba, Silvana Leonardi, F. Lucrezi – C.Isernia, Giuliano Mammoli, Cosetta Mastragostino, Rita Mele, Patrizia Molinari, LuigiPagano, Antonio Picardi, Teresa Pollidori, Giuseppe Ponzio, Rosella Restante, MarcelloRossetti, Gianni Rossi, Alba Savoi, Grazia Sernia, Filippo Soddu, Ernesto Terlizzi, PasqualeTruppo, Ilia Tufano, Oriano Zampieri.

giovedì 7 luglio 2016

RomAfrica Festival, al via la seconda edizione – Casa del Cinema (Villa Borghese, Roma)

Scritto da   Giovedì, 07 Luglio 2016 
RomAfrica Festival, al via la seconda edizione – Casa del Cinema (Villa Borghese, Roma)
Lanciata la seconda edizione del RomAfrica Film Festival – in programma dal 13 al 16 luglio alla Casa del Cinema di Roma con alcuni eventi esterni e dedicato alla cultura narrativa africana che troppo poco si conosce in Italia e in Europa e male perché il colonialismo è stato una chiave sbagliata e miope anche a livello conoscitivo. Attenzione soprattutto alle produzioni giovani e alla possibilità di una cooperazione tra imprese culturali.

Il RomAfrica film festival ritorna nella Capitale dal 13 al 16 luglio alla Casa del Cinema di Villa Borghese con una programmazione scandita all’interno della struttura nel pomeriggio per poi aprirsi agli spazi esterni con l’idea di coinvolgere una porzione più ampia di pubblico: si comincerà la giornata con i documentari per lasciar spazio poi a lungometraggi e corto metraggi, compresi quelli di animazione, una tradizione importante in Sud Africa che quasi nessuno conosce. In effetti, come ha sottolineato Massimo Zaurrini, Direttore Editoriale RAFF (Internationalia), la manifestazione è nata con l’obiettivo di cambiare la narrativa sull’Africa della quale sappiamo poco e male in Europa e in special modo in Italia, basti pensare alla cosiddetta emergenza emigrazione che nell’80% dei casi viene riassorbita all’interno del continente africano, con il Sud Africa in testa.
Per una lettura integrale: http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/romafrica-festival-casa-del-cinema-roma.html

giovedì 16 giugno 2016

A Livorno
Dal 24 giugno al 14 agosto, Sala degli Archi - Fortezza Nuova
“Oltre il velo”
Una mostra di sette artiste tunisine nell’ambito del Tavolo della Fotografia
Comune di Livorno - Ufficio stampa
Livorno, 14 giugno 2016 – Forza, tenacia, concretezza, denuncia, espresse con ironia e talvolta con apparente frivolezza. Questo e molto altro emerge dal lavoro di sette artiste tunisine che esporranno a Livorno in una mostra fotografica dal titolo “Oltre il velo” che verrà inaugurata venerdì 24 giugno alle ore 18.00, nella Sala degli Archi della Fortezza Nuova. Insieme alle artiste sarà presente l'assessore alla cultura Serafino Fasulo.
Protagoniste sono Marianne Catzaras (anche curatrice dell'evento), Hela Ammar, Meriem Bouderbala, Houda Ghorbel, Mouna Jemal Siala, Sana Tamzini e Rania Werda, le cui immagini e video sono espressione e risposta alla situazione vissuta dalle donne del mondo arabo.
Le opere esposte nella mostra “Oltre il velo” rappresentano una sorta di dialogo tra lo spirito della donna araba “imprigionata” da quel “velo” e le problematiche femminili del mondo contemporaneo. Testimoni delll'esperienza di oggi, le sette artiste hanno il ruolo di custodire la memoria dei tempi della violenza, esprimendo al contempo, con le loro immagini, ribellione, desiderio e forza. Queste artiste, attive sulla scena internazionale, si distinguono per la diversità e l'originalità delle loro opere che denotano una sensibilità legata all'intensità del vissuto e al flusso del presente.
“Oltre il velo” è una mostra che rientra nel progetto “Di Terra e di Mare.Livorno in Fotografia”, titolo scelto per le iniziative del Tavolo della Fotografia che, unico nel panorama italiano, comprende un periodo di circa otto mesi dedicati a mostre, workshop, lettura portfolio, incontri con l'autore.

Chi sono le artiste di “Oltre il Velo”:
Hela Ammar – Nata nel 1969 è una visual artist e dottore in legge. Le sue immagini e installazioni indagano la nozione di memoria e identità al di là dei riferimenti sociali politici e religiosi. Le sue opere sono state esposte in diverse biennali e fiere internazionali. Meriem Bouderbala – Ha studiato alla Scuola di Belle Arti di Aix-en-Provence e la Scuola d’Arte Chelsea a Londra, vive tra Parigi e Tunisi. Ha esposto in mostre personali e collettive in diversi paesi del mondo. Marianne Catzaras - è nata in Tunisia da genitori greci. Dopo gli studi letterari alla Sorbona di Parigi si è dedicata alla fotografia e alla poesia. Ha esposto in Tunisia, Germania, Grecia, Italia, Marocco, Belgio, Stati Uniti e Francia. Curatrice di varie esposizioni, ha partecipato a diverse residenze d’artista. Houda Ghorbel – Nata a Sfax nel 1968 si è diplomata all’Istituto di Belle Arti di Tunisi. Il suo impegno artistico testimonia non solo la sua passione per l’arte, ma anche la sua partecipazione critica, filosofica e perfino politica. Mouna Jemal Siala – Nata nel 1973 a Parigi, artista visiva, ha ottenuto il dottorato in Arti e Scienze dell’Arte dell’Università di Parigi I Panthéon-Sorbonne. Dal 1998 è docente di arti visiva presso l’Istituto Superiore di Belle Arti di Tunisi. Dal 1993 ha partecipato a numerose mostre collettive in vari paesi del mondo. Sana Tamzini – Dopo aver studiato a Parigi e Montreal, è tornata in Tunisia nel 2003 determinata ad essere coinvolta nel panorama culturale del suo paese. È presidente del FACT (Forum des Associations Culturelles en Tunisine) nel trienno 2014/2017. Rania Werda – Nata nel 1984 a Bizerte, sulla sponda meridionale del Mediterraneo, sta lavorando alla sua tesi di ricerca dal titolo “I nuovi stati delle immagini” all’Istituto di Belle Arti di Tunisi.
La mostra “Oltre il velo” sarà visitabile fino al 14 agosto nella Sala degli Archi di Fortezza Nuova, con i seguenti orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 17 alle 20.
Ingresso gratuito
Info: Comune Livorno Ufficio Cultura, Spettacolo e Rapporti con l’Università e Ricerca 0586.820521/523 cultura@comune.livorno.it
www.comune.livorno.it

domenica 15 maggio 2016



I nuovi pellegrini – Chiostro del Bramante (Santa Maria delle Grazie, Milano)

Scritto da   Domenica, 15 Maggio 2016 
I nuovi pellegrini – Chiostro del Bramante (Santa Maria delle Grazie, Milano)
L’impatto storico-sociale dell’immigrazione moderna nella sanità, dal 5 al 29 maggio 2016, è il tema di una mostra fotografica dal titolo poetico, realizzata dalla Fondazione Farmafactoring di Milano con il Patrocinio del Ministero della Salute.
Nella cornice ‘sacra’ e simbolo dell’arte e della tecnica milanese, considerato che la Chiesa di Santa Maria delle Grazie conserva il celeberrimo Cenacolo di Leonardo da Vinci, le foto di tre fotografi raccontano tre tappe del viaggio dei migranti italiani dal punto di vista della salute. Al di là delle immagini e di ogni giudizio estetico, che in questo caso può passare in secondo piano, l’originalità è nella prospettiva non tanto per l’aspetto del reportage in chiave sanitaria: la relazione tra migrante e salute e l’impatto sul sistema sanitario nazionale, ma anche la risposta dell’organizzazione sanitaria nelle regioni italiane; quanto, soprattutto, per la relazione intima che coinvolge l’incontro tra medico e paziente, rispettivamente un cittadino italiano curante e un ‘avventore’ straniero e spesso straniato, strappato o fuggito da una cultura che parla anche nel suo disagio, dolore e con il suo corpo. La mostra, presentata per la prima volta lo scorso novembre a Roma alla Galleria del Cembalo, e successivamente a Palermo al Museo Diocesano, oltre il Patrocinio del Ministero della Salute, per la tappa di Palermo ha ottenuto anche il Patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato Regionale della famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro (Ufficio Speciale Immigrazione).
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/nuovi-pellegrini-chiostro-del-bramante-milano-recensione-mostra.html

 

SaltinAria.it  ARTE & CULTURA  Interviste  Due sponde un solo mare – Siracusa (Sicilia)

Due sponde un solo mare – Siracusa (Sicilia)

Scritto da   Domenica, 15 Maggio 2016 
Due sponde un solo mare – Siracusa (Sicilia)
Seconda tappa della Personale della scultrice siracusana Roberta Conigliaro
Dal 21 maggio al 5 giugno a Palazzo Montalto nel cuore di Siracusa, la nuova tappa di un viaggio della scultrice Roberta Conigliaro, romana di adozione, siracusana per origine, mediterranea per vocazione. Una mostra sul tema dei migranti, punta dell’iceberg di una riflessione profonda sulMediterraneo come luogo di un possibile dialogo e di un attuale scontro e dell’arte come ponte oltre il linguaggio tra i popoli. Uno sguardo dalla Sicilia oltre la Sicilia, epicentro mediterraneo.

Un progetto e non solo una mostra che si sviluppa come un viaggio nel sud e che diventa una metafora nella metafora. C'è anche una parte letteraria - le tue composizioni - e l'idea che la mostra sia la punta dell'iceberg. Puoi raccontarci l'idea complessiva?
«Questo progetto, che qui è alla sua seconda tappa dopo Trapani, è a sua volta una tappa di un mio viaggio interiore verso quel sud che mi ha generato e nutrito e che continua ad alimentare la mia creatività, pur vivendo altrove. Anzi penso che la mia creatività sia maggiormente alimentata da questo distacco, che è fatto a volte di una nostalgia struggente ma anche di un più profondo senso delle origini, sentimento che si riscontra tipicamente negli isolani e ancor di più nei migranti, un bisogno di tener vivo tutto ciò che è legato alla propria terra di origine. In questo mio viaggio, che appunto parte da lontano, dagli inizi del mio lavoro come scultrice, si va ad aggiungere, per questa mostra, il tema della migrazione, affrontato non solo nella sua accezione drammatica ma anche inteso come possibilità di scambio e di arricchimento reciproco.
Per leggere il testo integrale: http://www.saltinaria.it/interviste/interviste-arte/intervista-a-roberta-conigliaro.html

venerdì 13 maggio 2016

Torino 12 maggio 2016
Il debutto del mio ultimo lavoro sul Mediterraneo, Lettera a un mare chiuso per una società aperta, Albeggi Edizioni dal 19 maggio in libreria


Appuntamento a Siracusa con la seconda tappa del mio ultimo viaggio nel Mediterraneo, dopo il debutto a Torino

lunedì 9 maggio 2016

giovedì 5 maggio 2016

“Due sponde un solo mare”
Progetto di Roberta Conigliaro, scultrice e autrice della Personale omonima
Siracusa, Palazzo Montalto
21 maggio – 5 giugno
Inaugurazione 20 maggio ore 18.30



Due continenti, l’Africa e l’Europa, uno di fronte all’altro, separati da una striscia di mare, il Mediterraneo, il “mare di mezzo”. Un mare sulle cui coste si affacciano diversi popoli, con differenti culture che nei secoli si sono scontrati ma anche mescolati lasciandoci un patrimonio artistico che risente di queste reciproche influenze.
Due coste: quella nordafricana e quella siciliana che si guardano: porto di partenza, l’una; terreno di approdo di popolazioni in fuga da guerre e povertà, che sognano una nuova vita, un nuovo inizio, l’altra. La costa sud, così vicina eppure, a volte, irraggiungibile e il viaggio si interrompe a metà strada. Giorno dopo giorno, un tratto di mare che diventa la culla sempre più grande di sogni naufragati.

Il cammino segue le tracce di un viaggio di ritorno o comunque della memoria dell’emigrazione italiana prima che lo Stivale diventasse terra di immigrazione, in particolare ascoltando le storie dei siciliani che nell’Ottocento e alcuni anche prima, partirono verso le coste africane.
Dallo sguardo puntato a lungo su questo orizzonte nasce il progetto di questa mostra della scultrice siracusana Roberta Conigliaro. Un insieme di “suggestioni ed immagini scolpite”, in pietra e terracotta, alle quali accostare alcuni testi – scritti durante la realizzazione delle opere - che accompagnino il percorso del visitatore. Una mostra che parla di speranze, di sogni infranti e, soprattutto, di … incontri. Lo sguardo di chi si trova dalla parte della costa di approdo, quella costa così vicina al continente africano da poterlo quasi vedere.
L’ispirazione nasce da lontano, da un sogno di bambina quando seduta sugli scogli di fronte a Siracusa, guardando il mare immaginava dall’altra parte la costa africana: d’altra parte come dice lo scrittore egiziano Ezzat el-Kamhawi, per un Mediterraneo guardando il mare è impossibile non immaginarsi cosa c’è sull’altra riva
Lo sguardo è rimasto comunque puntato verso un Altrove, con l’impegno ad andare oltre, un po’ più in là di quello che è familiare. Il mare che unisce e divide ad un tempo, creando contaminazioni tra genti diverse – non sempre facili ma foriere di arricchimento e di vita - e l’osservazione che nelle mani delle donne, nella loro capacità di accoglienza, c’è la chiave del dialogo, sono ispirazioni antiche nell’arte di quest’artista.
Dopo la prima tappa al museo regionale  Pepoli di Trapani, la mostra approda a Siracusa, a palazzo Montalto. Così come in precedenza a Trapani,  verrà creato un percorso accessibile anche ai non vedenti, con l’ausilio di didascalie in Braille e la proposta di avvicinare alcune sculture mediante il tatto. Quest’iniziativa rende palpabile l’idea che Roberta ha dell’incontro tra le genti, legato alla disponibilità di andare incontro all’altro cercando di parlare lo stesso linguaggio – quello del tendere la mano e di una carezza in questo caso – e della scultura come ponte universale: un’arte da toccare.

Roberta Conigliaro, scultrice, siracusana, vive e lavora a Roma.
Sono cresciuta a Siracusa, una città del sud della Sicilia. Sin da piccola al mare, seduta sugli scogli, osservavo l’orizzonte ed immaginavo di poter andare oltre con lo sguardo per riuscire a vedere l’altra costa, quella africana. Ho sempre percepito la sua vicinanza, soprattutto nei giorni in cui soffiava il vento del deserto.
Nel 1989 mi sono spostata verso nord, a Roma ma il mio sguardo continua ad essere rivolto verso sud…oggi più che mai.
Principali mostre: “La scuola dei Generi”, galleria Cà d’Oro Roma; “Riparte 2002”, International Art Fair Roma; mostra personale, galleria “l’arco e la fonte”, Siracusa; “Profondo rosa” 2006 e 2007 (catalogo Giorgio Mondatori Editore); fiera Art Verona; fiera di Innsbruck ’08 “Periplo 2006”, Palazzo del Governo di Siracusa; Tour “euart 2009”, Miami, Boston, Dubai; fiera Berlinerliste ’09, Berlino;  mostra personale, studio Vera, palazzo Doria Pamphilj, Roma; mostra personale “sud”, galleria quadrifoglio, Siracusa; fiera Affordable art fair 2012, Milano; mostra personale “un’esile scia di silenzio”, dialogo con la poesia di Antonia Pozzi, Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio, Milano; mostra personale “due sponde un solo mare”, museo regionale Agostino Pepoli, Trapani.

Mail : robertaconigliaro@virgilio.it
Pagina facebook: Roberta Conigliaro sculture
“due sponde un solo mare”
Siracusa, palazzo Montalto
Via dei Mergulensi
dal 21 maggio al 5 giugno 2016

orari: lun. 16-20; mart.-dom. 10-13 e 16-20

domenica 1 maggio 2016


I Pupi Siciliani. La morte di Orlando - Teatro Quirino (Roma)

Scritto da   Domenica, 01 Maggio 2016 
Un’arte antica e artigianale, quella dei Pupi Siciliani, che sfiora solo la tecnologia e gli accorgimenti del teatro moderno, e vale soprattutto per la tradizione e per i simboli che sono tornati di grande attualità: la dialettica tra “bene” e “male”, sul potere che oggi come ieri oppone le due sponde del Mediterraneo. Un modo per recuperare un’arte antica a rischio di estinzione.

I PUPI SICILIANI - La morte di Orlando
Il ciclo carolingio e les chansons de geste
spettacolo e laboratorio su origine, tecnica e magia a cura dell’Associazione Culturale Don Ignazio Puglisi
Dal 28 aprile all’8 maggio nella Sala Colonne del teatro Quirino è allestita, insieme all’esposizione dei Pupi, la mostra fotografica a cura di Nunzio Bruno “Il grido dei Pupi”

Dal 28 aprile all’8 maggio gli esperti “pupari” dell’ "Associazione Culturale Don Ignazio Puglisi”svelano la magia dell’Opera dei Pupi, eletta dal’UNESCO “Capolavoro Orale e Immateriale dell’Umanità”, attraverso la mostra fotografica “Il grido dei Pupi” a cura di Nunzio Bruno nella Sala Colonne del Teatro Quirino di Roma, dove è anche allestita un'affascinante esposizione di Pupi. L’iniziativa è stata accompagnata da uno spettacolo, per due matinée svoltesi giovedì 28 e venerdì 29 aprile, per raccontare un’arte e una tradizione letteraria con la messa in scena del più famoso degli episodi dei pupi, “La morte di Orlando”.

sabato 23 aprile 2016

Beppe Barra, figlio del Mediterraneo. Una chiacchierata nel segno della narrazione in musica

Scritto da   Sabato, 23 Aprile 2016
Beppe Barra, figlio del Mediterraneo. Una chiacchierata nel segno della narrazione in musica
Un figlio del Mediterraneo, ancorato sulla napoletanità, quella antica, l’anima di una lingua che racconta di contaminazioni e che purtroppo quasi nessuno parla più; dalla narrazione alla cantata, allasperimentazione di innesti nuovi e “stranieri” sulla tradizione con un’apertura al fantastico mai dimentico del ritmo, che è il pulsare delle emozioni.

Ho incontrato Beppe Barra nel suo camerino prima dello spettacolo del 22 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma e chiamarla intervista non si può. Non rende l’idea del clima. Una chiacchierata libera, come l’avvio di un viaggio a tappe, nel quale dopo le presentazioni, non resta che partire e vedere dove il vento del Mediterraneo ci porta. Impossibile raccontarsi tutto la prima volta che ci si incontra, soprattutto quando il percorso è lungo e spazia nel tempo e nelle contaminazioni.
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/spettacoli-teatrali/musica-interviste/beppe-barra-figlio-del-mediterraneo-intervista.html