Alle ore 19 verrà presentato il libro di Jamal Bannura, Per non dimenticare e altri racconti (traduzione di Eugenia Di Gregorio, Roma, Edizioni Q, 2014).
Partecipano: Biancamaria Scarcia Amoretti (Università di Roma Sapienza); Eugenia Di Gregorio (Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica); Wasim Dahmash (Università di Cagliari).
“Shapes of Freedom – Le Forme della Libertà” è un progetto espositivo a quattro mani di Giulia Giorgi e Nilufar Reza imperniato sul concetto di libertà e aspira a rappresentarla nei suoi diversi aspetti, dalla libertà di amare a quella di movimento.
Ognuno degli otto pezzi, realizzati attraverso una combinazione delle tecniche di calligrafia araba e di miniature persiane, vuole rappresentare una forma di libertà.
Shapes of Freedom è presentata ufficialmente nell’ambito di Cultura è libertà. Una campagna per la Palestina proprio per sottolineare la gravità della mancanza di libertà in molte parti del mondo.
La mostra rimarrà in esposizione dal 21 al 23 febbraio 2014.
Le sei storie presentate nella raccolta Per non dimenticare e altri racconti compongono una sorta di paradigma di immagini e riferimenti, la cui valenza politica e simbolica è continuamente ridefinita e avvalorata dal lettore, chiamato a rintracciare nel racconto la chiave di lettura del ‘conflitto israelo-palestinese’ e di un presente incerto e drammatico.
Le voci dei personaggi, uomini provati dalle imposizioni e dall’isolamento e donne che si rivelano eccellenti protagoniste di una resistenza che continua nel quotidiano, refrattaria a qualunque forma di concessione, compromesso e cedimento, prevalgono spesso sulla narrazione e contribuiscono al coinvolgimento del lettore, all’attualizzazione degli eventi ‘vissuti’ attraverso le storie raccontate, e a trarne ispirazione per non perdere la speranza in un mondo migliore.
Jamal Bannura, scrittore di racconti brevi, ha trascorso la vita lavorativa insegnando letteratura araba al liceo di Betlemme, la città vicina a Beit Jala (Beggiala) dove è nato nel 1938 e dove vive tuttora. Alcuni suoi racconti tradotti in italiano si trovano in varie antologie di letteratura araba. Una raccolta intitolata Intifada è stata pubblicata in italiano dal ‘Bollettario’ di Edoardo Sanguineti nel 1992.
(tratto dal comunicato stampa dell’evento)
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