mercoledì 4 giugno 2014

‘Il governo delle migrazioni oltre la crisi. Sfide e Risposte’, convegno organizzato dall’Accademia dei Lincei - Giovedì 5 Giugno

MIGRAZIONI: IN ITALIA STRUMENTI OBSOLETI E INADATTI

DAI LINCEI UN DECALOGO PER LA RIFORMA DELLA POLITICA MIGRATORIA

Roma, 4 giugno 2014 – “Sono ormai obsoleti e inadatti gli strumenti di governo dei flussi migratori, pensati in Italia negli anni ’90, quando il flusso annuo si contava in decine e non in centinaia di migliaia di persone”. Lo afferma il Prof. Massimo Livi Bacci, Accademico dei Lincei, nella presentazione del convegno ‘Il governo delle migrazioni oltre la crisi. Sfide e Risposte’, organizzato dall’Accademia dei Lincei giovedì 5 Giugno alle ore 10.30, per “discutere le maggiori criticità delle attuali politiche migratorie, proporre  linee di possibili riforme future, affermare i principi irrinunciabili che le devono informare” e per “liberare il dibattito sulla migrazione dalla dialettica partigiana, orientata alla ricerca del consenso elettorale  e inquinata da pregiudizi”.

“A conclusione del convegno - annuncia il Prof. Livi Bacci - i partecipanti saranno chiamati a valutare un documento contenente dieci principi che debbono ispirare le riforme della politica migratoria, al fine di aprire un’alta riflessione su un fenomeno che costituisce il fattore più importante di cambiamento sociale nei primi decenni del secolo attuale”.


Presentazione del Prof. Massimo Livi Bacci Accademico Linceo, coordinatore del convegno
La crisi entrata nel settimo anno ha rallentato, ma non spento, l’ondata migratoria che nel primo decennio del secolo ha posto l’Italia tra i paesi del mondo con maggiore intensità migratoria, La perdurante debolezza demografica e l’eventuale ripresa economica potranno, nel volgere di breve tempo, riattivare flussi migratori importanti che occorre governare al meglio. La popolazione immigrata è oggi molto più numerosa che in passato, ed è anche più stabile, perché un’alta percentuale è composta da persone che risiedono nel Paese da lungo tempo. Inoltre, rispetto al passato, è migliorato l’atteggiamento della cittadinanza nei confronti dei migranti.  Tuttavia gli strumenti di governo dei flussi – pensati negli anni ’90, quando il flusso annuo si contava in decine e non in centinaia di migliaia di persone - sono oramai obsoleti e inadatti a gestire un fenomeno divenuto di massa.

Il Convegno “II governo delle migrazioni oltre la crisi. Sfide e Risposte”, organizzato dall’Accademia dei Lincei il giovedì 5 Giugno, intende discutere le maggiori criticità delle attuali politiche migratorie, proporre  linee di possibili riforme future, affermare i principi irrinunciabili che le devono informare. Le migrazioni concorrono al cambiamento del Paese; accrescono il corpo sociale; contribuiscono allo sviluppo; generano nuovi cittadini. Le regole e le azioni che le governano debbono essere condivise e fondarsi su un ampio consenso democraticamente condiviso. Esse devono anche ispirarsi ad obbiettivi di lungo periodo e sottrarsi, per quanto possibile, a considerazioni meramente congiunturali. Nel proporre il Convegno, l’Accademia dei Lincei persegue l’obbiettivo di liberare il dibattito sulla migrazione dalla dialettica partigiana, orientata alla ricerca del consenso elettorale ed inquinata da pregiudizi.

Nella prima sessione del Convegno, “Popolazione, economia e risorse umane”, saranno discussi i fattori di fondo di natura demografica, sociale ed economica, che influenzeranno il sistema migratorio nei prossimi decenni. Nella seconda sessione “Governo dei flussi, irregolarità e integrazione” saranno discusse le criticità dell’attuale quadro normativo, la gestione dell’irregolarità, il quadro comparativo europeo dei processi d’integrazione . Infine, l’ultima sessione “Il contesto internazionale”, analizza gli orientamenti e le insufficienze delle politiche europee e affronta il tema delle relazioni mediterranee.
In chiusura del Convegno,  i partecipanti saranno chiamati a valutare un breve documento contenente “dieci principi” che debbono ispirare le riforme della politica migratoria.

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